Le Guide e la Luce

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I fanatici del fenomeno dell’ufologia, fissati con la tecnologia, i viaggi interstellari e le pistole laser, troveranno difficile pensare che esistono extraterrestri che basano la loro vita nella semplicità delle missioni “francescane” dell’aiuto al prossimo.

La loro filosofia di vita permette di concentrarsi nelle grandi questioni dell’esistenza, visto che le “altre” questioni, legate ai problemi della sopravvivenza del loro pianeta, della vita sostenibile, dell’inquinamento, delle guerre, delle malattie ecc, sono state da tempo risolte.

La loro spiritualità e’ molto più elevata della nostra, loro compiono davvero la parola dell’Energia pura che li ha creati e non corrono dietro a banalità che ancora ci assediano.

Da oggi, e nei prossimi articoli, una serie di risposte delle Guide riguardo la spiritualità, l’aldilà, la reincarnazione.

Esiste molto più legame tra mondo ufologico (il lato buono) e la trascendenza e la spiritualità.

FECI ALCUNE DOMANDE ALLA GUIDA KINTOR APPROFITTANDO DELLA SUA DISPONIBILITA’:

 

In che consiste il vostro periodico ritiro spirituale?

Il ritiro spirituale è un elemento fondamentale della nostra vita di Guide selezionate e consiste in una terapia con i cherubini di altissimo rango come sono le megattere nel pianeta Joroba/La Animal a 20 mila anni luce dalla Terra e confermo la grandezza, 30.000 volte il vostro pianeta. Altro fattore fondamentale del ritiro e’ la predisposizione di se stessi verso la missione designata al nascere, nel mio caso preparare i prescelti per il cambio vibrazionale del pianeta dove vivi. Nel tuo caso sei il mio unico discepolo terrestre ma ho altri discepoli in altri pianeti.

 

C’è’ differenza tra un monaco tibetano con la sua solitudine e una suora di clausura?

Si, c’è’ e molta.

Un tibetano anche se fisicamente solo, contempla a Dio attraverso la stupenda natura dei paesaggi, mentre una suora di clausura spreca la sua unica vita nell’insensatezza di una solitudine che no fa bene nè a lei nè agli esseri umani che avrebbe potuto aiutare. Non si e’ mai detto di soffrire ma di aiutare il prossimo senza dimenticarsi di se stesso prima di tutti e di tutto.

Gli inutili sacrifici dei pellegrini che soffrono una notte per raggiungere luoghi di culto a piedi, lasciando gli altri 364 giorni ad una banalità senza senso, li lasciamo da una parte e li dimentichiamo senza la minima difficoltà.

La religione, qualunque essa sia, è intimità e non fanatismo.

Kintor, 2011

Le Guide e la Luceultima modifica: 2017-03-25T16:06:47+01:00da lion7911
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