A lezione di telepatia

Nell’articolo chiamato “L’inizio” , descrivevo brevemente il primissimo incontro con la signora Diva Gomez, colei che ci avrebbe condotto con saggezza e pazienza verso l’entusiasmante avventura del contatto con le Guide delle Confederazioni.

Per “provare” la veridicità delle sue affermazioni, la sera prima dell’incontro con lei, avevo preparato alcune domande sui temi classici dell’ufologia e dei misteri insoluti (le Piramidi di Giza, la misteriosa tomba di Palenque, l’Universo ed il Cosmo, Atlantide ecc).

Avevo insomma la possibilità di rivolgere alle Guide domande molto profonde ed epocali. Al sedermi sul divano di casa sua, la signora mi aveva già’ preparato le risposte, dimostrandomi sin dall’inizio che il suo contatto con esseri dimensionali era reale: come aveva saputo quali erano le domande che avevo deciso di rivolgere il giorno seguente?

Con la telepatia diretta.

Lasciando i dettagli di quel primissimo incontro (avvenuto nell’ Ottobre del 2002) ad un prossimo articolo, nel corso degli anni varie Guide ci hanno aiutato e coadiuvato affinché il nostro terzo occhio (che solo nell’età’ fanciullesca e’ ancora puro,attivo ed efficiente) si riprenda il protagonismo necessario per ricevere e poter comunicare telepaticamente con loro.

Mi ricordo ancora i primi tempi, i primi messaggi in cui ci ricordavano la necessita’ del più classico men sana in corpore sano:  la condizione fisica e mentale per produrre una comunicazione biunivoca “andata e ritorno” il più forte e chiaro possibile. Se fossimo infatti una radio posta in un luogo non favorevole, o con una antenna difettosa, non potremmo mai ricevere i loro messaggi .Anche il clima (forti piogge, tempeste elettriche ecc) ha sovente sfavorito le comunicazioni.

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Le primissime lezioni di autoscrittura…

Durante la comunicazione, si crea una vera e propria colonna energetica tra noi e la Guida.

La comandante Sin-Jansen (erroneamente chiamata Semjase in Internet, ma ne riparleremo in un’altra occasione) si comunico’ la prima volta direttamente nel 2004, quando ebbi la possibilità di farle una domanda. Ero incuriosito riguardo il metodo che utilizzavano le Guide per comunicarsi tra loro e rimasi piacevolmente colpito quando mi accennarono che anche io avrei avuto tale dono, (dipendendo dalla mia applicazione e costanza nell’apprendimento) anche se a un livello molto inferiore. Favoloso! Esclamai ringraziando.

DOMANDE A SIN-JANSEN

Come sarà’ lo sviluppo del dono della telepatia?

In una scala di bioritmi con somiglianza di una crescita di feto in ordine, con abbreviature in sincronismi massimi o minimi, le specie di telepatia si catalogano:

Il 1° concetto in telepatia virtuale

Il 2° concetto in telepatia occasionale

Il 3° concetto in telepatia onirica

Il 4° concetto ricaricato, telepatia in piani superiori, inferiori e media.

La telepatia che tu avrai sarà’ di scala non di Richter in piani non precisamente da mente a mente, o senza sbagliarsi, un secondo si antepone al minuto che rimane e si darà simmetricamente poco a poco come deve essere. Tu stesso ti renderai conto, senza disperarsi, nel momento preciso. Armonizzati con la meditazione del canto delle megattere o qualsiasi stimolo che ti attragga, da una parte nel triangolo la telepatia si alzerà a piani concettuali in audienza riservata e con il quarto suggerimento senza deviazioni verso l’inferiore.

Presto ci comunicheremo.

Sin-Jansen, per gli amici Sin

8 novembre 2004

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A sto punto vi chiederete: ma che vuol dire?

Bisogna interpretare i suoi messaggi. Innanzitutto, le differenze tra i vari tipi di telepatia, da quella più semplice o anche inesistente (del tipo: mi sembrava di ascoltare una voce, o si pensa ad una persona e squilla il telefono…) a quella occasionale, dove a volte si captano conversazioni tra individui, poche parole generalmente, spesso nello stato che le Guide descrivono come stato Alfa (il cosiddetto dormiveglia);  a quella onirica (durate i sogni, dove realmente entità’ del passato, o persone conosciute, ci comunicano qualcosa) fino alla telepatia più alta, quella che usano le Guide per conversare tra di loro.

Ma per noi esseri umani, viene riservata, cosi’ come Sin-Jansen spiega, una telepatia che non capta esattamente in quel momento le conversazioni o i pensieri, ma lo fa in un lasso di tempo secondario: ad esempio, si capta il gusto, il desiderio, lo stato d’animo di una persona durante una giornata. Si capta se una persona e’ triste, o ha semplicemente un desiderio particolare.

Un accenno all’uso del triangolo, un sistema che le Guide hanno dato per rafforzare e alzare la vibrazione, attraverso l’equilibrio tra i due emisferi del cervello, il cui argomento tratteremo prossimamente.

Le note musicali che caratterizzano i canti delle megattere e delfini, o qualunque melodia che ci attrae, sono anch’esse uno strumento determinante per una “ricezione” senza ostacoli, perche’ innalzano la nostra vibrazione e ci predispone ad uno stato passivo latente, crendoa una sorta di rilassatezza indispensabile al fine di ricevere i messaggi.

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Continuano i progressi…

DOMANDE A SINAIX

Ieri ho cercato di comunicarmi, ma non uscivano frasi lineari o concrete, avevo difficoltà. Qual’è stato il motivo?

Andrea,

come pulire i messaggi?

1) Evitare di mangiare cibi pesanti, come insaccati o dolci, alimenti che apportano troppi grassi e zuccheri. Carne rossa ogni tanto, pollo va benem formaggio si, caffe no.

2) Attitudine serena, condizione fisica adatta ad un dono come la telepatia

3) Aumento del sapere in generale, leggere di piu

4) Crescita spirituale, ovvero aiutare il prossimo, animale o essere umano che sia

Guida Sinaix

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La conseguenza della telepatia e’ sempre la scrittura automatica: un processo anch’esso lungo, che inizia con piccoli segni su di un foglio di carta, e che si trasforma pian piano in disegni, lettere, frasi e messaggi completi. Quando le Guide scelgono le persone, sono molto rigidi e pretendono perseveranza.

Ma i risultati sono meravigliosi.

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Disegni completi: rappresentazione di una vespa.

A lezione di telepatiaultima modifica: 2016-12-30T17:16:42+01:00da lion7911
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One Response

  1. Michele
    at |

    Voglio spezzare una lancia a favore di questo argomento.

    Posso testimoniare e confermare questa meravigliosa esperienza.

    Ho iniziato il triangolo da giovane, 17-18-19 anni. Confermo che costanza e pazienza premiano. Dopo un mese di tentativi sterili, ma di entrate quasi giornaliere nel triangolo, seguendo le meticolose istruzioni di Andrea sulle 4 pietre da utilizzare, i 4 simboli stampati, i 3 pali di plastica (tipo aste da stadio per le bandiere usate in curva), musica di canti di balene come sottofondo, calzini comodi e stile di vita e alimentazione di un certo tipo, senza eccessi, e molta fede, ho viaggiato dimensionalmente. La mia sorpresa e’ stata la prima volta, i primi trattini, la penna che andava da sola, e piano piano sempre piu; scorrevole. Che gioia e che sorpresa. Ho anche scritto e disegnato, disegni meravigliosi con significati precisi. Putroppo con il lavoro, gli esami universitari ecc.. col tempo ho abbandonato il triangolo, ma non il ricordo di un esperienza rimansta genuina. Consiglio per chi lo pratica: non scrivete mai al di fuori del triangolo lasciando andare la mano, potrebbero esserci burle ed influenze negative. Per il resto, sta a voi..

    Michele

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