La Stella più lontana
All’ombra di un cipresso
nel silenzio del vento
osserva e vedrai una stella lontana.
Chi sei, chi sarai, chi sei stato?
Sono la Coscienza,
sarò la Luce,
sono stato ciò che ho vissuto.
Sono la stella più lontana e la stella più vicina
perchè l’infinito si avvicina al finito.
da Kintor,
al suo amico fedele nei secoli, al compagno di memorabili avvenimenti, al suo comandante li-on
Un regalo da Kintorultima modifica: 2017-05-31T16:22:21+02:00da
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Bè, diciamocelo tra noi, come poeta Kintor è un pò infantile…, potrebbe fare di meglio (senza offesa eh):)
p.s.: complimenti per le innovazioni, ora il blog è più piacevole a leggersi, anche l’occhio vuole la sua parte.
Ciao Nok.
Non sottostimare un essere di 3000 di Q.I., con doni psichici e 4000 anni terrestri di longevità 🙂
Detto ciò, dopo anni di poesie e quartette, posso dirti che le sue frasi e quelle delle Guide hanno un senso nascosto.
Anni fa ci inviarono, in diretta mentre ci trovavamo di fronte a loro, una serie di quertette stile Nostradamus, le linee contenevano note musicali che dovevano essere scoperte analizzando il testo, e le note musicali formarono una melodia razionale (nel senso che non erano note messe a casaccio) che e’ servita per alzare il livello di vibrazione e facilitare l’apertura del terzo occhio, strumento necessario per la telepatia.
Riguardo alla poesia delle stelle, dopo una veloce analisi, posso dirti:
Il cipresso è il simbolo della vita eterna, il silenzio del vento e’ sinonimo di quelle persone (gli scalatori delle montagne) che sono soggette ad una condizione particolarmente acuta della condizione umana, (e Kintor si riferisce a me e a tutte le persone che portano avanti il contatto con grandi sforzi e disciplina) la stella più lontana e’ una stella di Cassiopea, mentre la più vicina NON e’ Proxima Centauri (sarebbe troppo banale), ma Rigel, mio figlio. Conoscendo l’arguzia delle guide e il loro status privilegiato di esseri che vivono nel nostro futuro (presente per loro) stai a vedere che Cassiopea arriverà presto tra noi.
Sono abituato a certi “regali profetici”.
Sono la stella più lontana e la stella più vicina…assieme,
perchè l’infinito si avvicina al finito.
A presto, Andrea